Angela Rimoldi | JAPAMALA
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JAPAMALA

JAPAMALA

Quando si tratta di accessori l’industria della moda ha sempre tantissime idee e risorse. Una delle tendenze del momento è la collana japamala, ma non è un semplice accessorio, ha un forte riferimento spirituale.
Molte persone usano questo monile semplicemente come un vezzo decorativo, ma è un antico manufatto di devozione spirituale, un rosario per la preghiera, la meditazione e la ripetizione rituale di mantra.
 La parola Japamala è composta dai termini sanscriti “mala”, che significa ghirlanda, e “japa” ripetizione sussurrata.
 Una japamala indiana è composta da 108 grani (o sottomultipli: 54, 27, 9), annodati a distanze regolari, ma ciò non rappresenta il numero stesso, bensì 1 rappresenta la realtà, 0 al centro rappresenta la divinità e 8 rappresenta la natura creativa. Quando la natura e la realtà si uniscono avviene la creazione, la percezione e la cognizione. Addizionando insieme uno e otto si ha 9, numero che moltiplicato per qualsiasi altro numero, darà sempre un numero le cui cifre sommate formeranno sempre nove. Nello stesso modo, l’Universo è costante, invariabile e perfetto.
I materiali che compongono i grani di una japamala possono essere i più svariati, I più diffusi sono le pietre dure e i semi dell’albero rudraksha, considerati molto speciale nell’induismo perchè si crede possiedano proprietà medicinali e mistiche.
In commerci troviamo diverse tipologie di collane Japamala, ma date un’occhiata a MyJapamala davvero graziosi!! 🙂
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